Riconnessioni urbane. Un progetto per il borgo di Ponte Felcino a Perugia

Quando si parla di riconnessioni urbane si affrontano aspetti che coinvolgo il recupero di spazi, certamente, ma soprattutto il ripristino di relazioni funzionali e di modalità fruitorie.

Quando si parla di riconnessioni urbane si affrontano aspetti che coinvolgo il recupero di spazi, certamente, ma soprattutto il ripristino di relazioni funzionali e di modalità fruitorie. Sono le persone e gli stili di vita di una comunità, in costante adattamento a bisogni mutevoli, al centro di un progetto che si prefigge l’obiettivo di (ri)collegare luoghi all’interno di un contesto urbano, di creare percorsi che valorizzino la fruizione virtuosa ed ecosostenibile di spazi rigenerati, di presidi culturali e punti di rilevanza ambientale, sociale ed economica.

Il borgo di Ponte Felcino a Perugia è un contesto che, per posizione e sviluppo urbano, si presta, in modo quasi paradigmatico, alla realizzazione di un percorso urbano che ottimizzi i collegamenti tra le aree riuscendo, nel contempo, a: migliorare la sicurezza, ampliare il sistema di parcheggi, decongestionare il traffico locale, favorire la fruizione di spazi culturali e attività commerciali, incrementare le aree verdi accessibili per attività socializzanti e ludiche.

Il progetto per Ponte Felcino
La parte storica del borgo di Ponte Felcino si è sviluppata in senso longitudinale, stretta tra la sponda destra del fiume Tevere e il sistema collinare sul quale sorge il nucleo storico della città di Perugia. Ed è i senso longitudinale che l’area urbana è attraversata dalla viabilità stradale e ferroviaria. Successivamente un nucleo urbano più recente si è sviluppato a sinistra del fiume con un ponte stradale che connette le due aree.

Il progetto di riqualificazione ambientale e urbanistica prevede: 

  • La creazione di un percorso verde lungo la sponda destra del fiume Tevere che utilizzi in gran parte un tracciato già esistente (e oggi in cattivo stato di conservazione) e che si snodi dall’area nord, dove sono presenti presidi culturali e formativi, all’area sud fino allo spazio del complesso industriale dismesso del Lanificio.
  • La sistemazione, nel punto industriale dismesso, di un’area parcheggio.
  • La sistemazione di punti di risalita dal percorso verde alle strutture presenti lungo la strada principale che attraversa la parte storica di Ponte Felcino. Questo permette di accedere comodamente a negozi e presidi ludico culturali presenti lungo tutta l’area urbana.
  • La creazione di spazi di socializzazione lungo il percorso verde.
  • La connessione del percorso con altri percorsi ciclabili presenti e futuri, oltre che con una passerella ciclopedonale sul Tevere già esistente e con una di nuova creazione che permettono un agevole collegamento pedonale con gli spazi urbani presenti a sinistra del fiume.
 

I benefici di una tale opera sono legati non solo al recupero e valorizzazione di un tracciato in parte presente lungo il fiume, ma alla capacità di ricollegare le diverse parti urbane del paese in modo ecosostenibile e sicuro, liberando i pedoni dal rischio di percorrere la strada molto trafficata che attraversa il paese e lo stesso ponte che collega le due sponde. Allo stesso tempo la creazione di uno spazio adatto al parcheggio nel punto a sud del percorso permette un decongestionamento del traffico interno al paese e una minore presenza di veicoli parcheggiati lungo la strada, rendendo più agevole e sicuro l’accesso anche alle attività commerciali presenti.      

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Autore

Gino Puletti
Gino Puletti

Sono nato a Perugia nel 1956 e vivo a Ponte Felcino, frazione del capoluogo umbro. Sono un architetto e lavoro come libero professionista. Collaboro con diversi studi professionali operanti nel settore dell’architettura ed urbanistica in genere, prediligendo ed approfondendo in particolare i temi del recupero, del restauro architettonico e dell’architettura bioecologica.
Sono anche giornalista pubblicista ed ho portato avanti negli anni collaborazioni con varie esperienze editoriali a livello locale. All’attività editoriale si è anche affiancato un impegno sociale, culturale e politico in favore del mio paese e del mio Comune.
Dal 1999 al 2019 sono stato presidente della Soc. Cooperativa Ponte Felcino a r.l., proprietaria dei locali ex Cinema Eden di Ponte Felcino, occupandomi di attività ricreative, culturali e di aggregazione sociale.
Nel 2006 sono stato promotore della nascita della Proloco La Felciniana di Ponte Felcino e della relativa festa paesana. Ed è dal 2008 che faccio parte della Compagnia Teatrale ‘N Duelle, che rappresenta spettacoli in vernacolo perugino, con riferimenti al costume ed alle tradizioni locali.
Il mio impegno politico mi ha portato a ricoprire, dal 2019, la carica di Consigliere comunale presso il Comune di Perugia, eletto con la lista civica Progetto Perugia Romizi Sindaco. Dal sindaco Romizi ho ricevuto la delega per il Fiume Tevere ed i borghi storici minori.

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2 Responses

  1. Mi commuove pensare a come la bellissima area verde del lungo fiume potrebbe tornare a vivere! Tornare ad essere un’area d incontro e di svago per adulti, bambini, anziani che troverebbero uno spazio sicuro dove passeggiate, parlare, giocare. Si ama il luogo nel quale si vive quando “lo si vive pienamente” e questo progetto potrebbe rivitalizzare Ponte Felcino non solo dal punto di vista della sicurezza, viabilità e impulsò economico, ma anche da un punto di vista sociale, ridonando al paese uno spazio all aria aperta fruibile a tutta la popolazione!! Grazie per questo progetto, con l augurio che diventa realtà!!

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