La sfida della fertilità maschile. Come l’abolizione della visita di leva ha cambiato la salute urologica degli uomini

Chi non ha mai sentito la frase: “Se non sei buono per il Re, non lo sei nemmeno per la Regina?” Questa frase così d’impatto nasconde un concetto urologico molto importante ai giorni nostri!
La sfida della fertilità maschile. Come l’abolizione della visita di leva ha cambiato la salute urologica degli uomini

Chi non ha mai sentito la frase: “Se non sei buono per il Re, non lo sei nemmeno per la Regina?” Questa frase così d’impatto nasconde un concetto urologico molto importante ai giorni nostri! Infatti, le principali causa di esclusione dal servizio militare (quindi essere adatti alle esigenze del Re, inteso come capo di Stato), fin dai tempi antichi erano legate a squilibri uro-genitali maschili (quindi essere adatti alle esigenze della Regina, intesa come partner femminile). Non a caso la visita di Leva, come ricorderanno i più adulti tra voi, era principalmente costituita da una valutazione uro-andrologica che veniva eseguita da tutti i giovani uomini che avevano circa 20 anni. In questo senso, la visita di leva è stata tradizionalmente un momento cruciale per prevenire potenziali problemi di salute, inclusi quelli urogenitali. Tuttavia, con la fine di questa pratica, molti giovani uomini non vengono valutati dalla giovane età, lasciando un lungo periodo di tempo tra l’infanzia e la prima visita urologica, che non tutti fanno entro i 45 anni.

 

Durante questo periodo, possono estrinsecarsi problemi urologici e riproduttivi, come malformazioni congenite o infezioni, che potrebbero però non essere rilevati fino all’età adulta, causando danni irreversibili. Il ritardo nella visita urologica può, quindi, influenzare l’infertilità maschile, poiché la mancata diagnosi e trattamento precoce di condizioni che influenzano la fertilità, se la visita non avviene entro i 20 anni, può avere un impatto significativo. Questo ritardo contribuisce agli attuali alti tassi di infertilità, specialmente in un’epoca in cui sempre più persone decidono di avere figli più tardi nella vita.

 

Principali cause di infertilità maschile:

  • Esposizione a sostanze tossiche: sostanze come pesticidi, solventi industriali e fumo di sigaretta possono danneggiare la salute degli spermatozoi.
  • Cattiva alimentazione: una dieta poco salutare può influenzare negativamente la fertilità maschile attraverso carenze vitaminiche o minerali.
  • Obesità: l’eccesso di peso può ridurre la produzione e la qualità degli spermatozoi.
  • Malattie sessualmente trasmissibili (MST): MST non trattate come clamidia o gonorrea possono danneggiare i tubuli che trasportano lo sperma.
  • Varicocele: un ingrossamento delle vene del testicolo che può influenzare la produzione di sperma.
  • Stress: livelli elevati di stress possono compromettere la produzione di spermatozoi e la funzione riproduttiva.
  • Malattie genetiche: condizioni come la sindrome di Klinefelter o la fibrosi cistica possono influenzare la fertilità maschile.
  • Esposizione a radiazioni o chemioterapia: trattamenti per il cancro che possono danneggiare la produzione di spermatozoi.
  • Disfunzione erettile: problemi di erezione possono ostacolare la capacità di concepire.
  • Fumo: il fumo di sigaretta può danneggiare il DNA degli spermatozoi e ridurre la loro motilità.
  • Alcolismo e droghe: l’abuso di alcol e droghe può influenzare negativamente la produzione di spermatozoi e la funzione sessuale.

Integrare queste cause nella comprensione dell’infertilità maschile può essere utile per promuovere la prevenzione e il trattamento precoce di tali condizioni.

 

In sintesi, l’abolizione della visita di leva ha creato un vuoto nel monitoraggio della salute urologica maschile, aumentando il rischio di infertilità e altre condizioni correlate. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza delle valutazioni urologiche regolari fin dalla giovane età al fine di garantire una migliore salute riproduttiva e generale per gli uomini. L’assenza della visita di leva ha eliminato un importante mezzo di prevenzione delle malattie urologiche maschili, rendendo necessario che i giovani uomini si sottopongano a controlli regolari per prevenire malattie e disturbi.

 

Chi necessitasse di informazioni o ne volesse semplicemente sapere di più il Dr. Andrea Boni, Fondatore e Titolare di un centro clinico polispecialistico specializzato in patologie pelvi-perineali risponde a: postmaster@boni-med.it

Andrea Boni
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