Il sonno è davvero così importante?

Sfide e strumenti per comprendere cultura e scienza, il XIV Rapporto dell’Associazione Civita.
Il sonno è davvero così importante?

Avere una buona qualità del sonno è alla base di ogni buon risultato in termini di salute. Purtroppo, c’è una cultura generale molto superficiale su questo argomento, e le persone non sanno quanto alcuni “dettagli” del proprio ambiente e della propria vita quotidiana, possano danneggiare proprio la qualità del sonno. Così ne abbiamo parlato con Nico Menconi, 31 anni, ha studiato Scienze Motorie Università di Perugia e laureato in “Management dello Sport e delle Attività Motorie” presso Pegaso Assisi/Perugia.

Può parlarci degli ambiti in cui incide negativamente o positivamente, il fatto che un individuo non dorma “bene”?
Il sonno può produrre risultati opposti in base proprio alla sua qualità. Consente di prendere decisioni migliori o peggiori perché incide sulla lucidità mentale dell’individuo, consente di essere più o meno concentrati perché influenza i livelli energetici e ormonali; può evitare o creare problemi di salute perché agisce sulla manifestazione dei geni delle malattie che sono presenti nel nostro DNA. Facilita la capacità di recupero dagli sforzi, o può invece favorire gli infortuni; permette di gestire lo stress oppure può accentuare forme di stress cronico, infine consente di avere maggiore vitalità ma allo stesso tempo potrebbe peggiorare la qualità della nostra vita soprattutto in età avanzata. Non dimentichiamoci che poi tutti questi aspetti influenzano inevitabilmente la qualità delle nostre relazioni, la nostra felicità personale, il nostro impatto nel mondo. Credo che questo tema sia veramente alla base della salute di ciascuno di noi, dovremmo iniziare a lavorare con maggiore impegno e continuità.

Ma è un disturbo molto diffuso?
Rilevazioni dell’Associazione italiana medicina del sonno ci parlano di oltre 13milioni di Italiani con almeno un disturbo legato al sonno. Praticamente una persona su 4. A mio avviso sono molti di più, basta vedere quanti incidenti stradali ci sono a causa di colpi di sonno, quanti infortuni sul lavoro. Io ho iniziato a lavorare sul mio sonno 5 anni fa.  Pensavo di dormire bene, ma grazie ai miei dispositivi di monitoraggio ho scoperto che non era così. Nonostante il mio stile di vita fosse comunque ottimo, la qualità del mio sonno ha impiegato un po’ di tempo prima di migliorare. Quindi direi che le restanti 3 persone su 4, che pensano di non avere disturbi di sonno, potrebbero non rendersi conto che invece la qualità del proprio sonno sia tutt’altro che buona! Manca la consapevolezza. Per sapere di essere in sovrappeso basta guardarsi allo specchio o leggere il risultato della bilancia, invece il sonno ha parametri invisibili agli occhi, e per questo non ci rendiamo conto di quanto sia stato danneggiato dal nostro ritmo di vita.

Da quanto tempo svolge questo tipo di consulenze?
Ho iniziato il mio percorso professionale dal 2019. Da settembre 2021, il sonno è parte integrante di ogni percorso sulla salute fisica e mentale dei miei clienti. Aiutare a comprendere quanto sia importante avere una buona “qualità del sonno” oggi, in questo periodo , sia un fatto determinante nell’affrontare le sfide quotidiane e Nico Menconi ci spiega come questo sua dedizione sia cresciuta e sviluppata nel corso di questi ultimi anni.

Cosa l’ha portata a decidere di trasformare il tema del sonno in una professione?
Prima lo facevo per me, perché sono sempre stato uno studioso dell’alta prestazione. In pratica, ho studiato come i migliori del mondo ottenevano risultati importanti nel proprio ambito, e come ciascuno di loro lavorasse sul proprio sonno. Andando avanti ho approfondito gli studi con professionisti inglesi e americani in privato, su internet e nei libri di professionisti del settore, ed ho trovato i pezzi mancanti del “puzzle”. Ho studiato, applicato e fatto test su di me, portando la qualità del mio sonno a punteggi che farebbero invidia anche ai monaci buddisti! In realtà applicarlo al mio lavoro è stato abbastanza semplice, io facevo il personal trainer online e notavo quanto i miei allievi facessero fatica ad ottenere risultati soprattutto perché non curavano il proprio sonno, l’alimentazione, lo stress. Ho iniziato quindi a fargli applicare questi metodi gradualmente trovando un riscontro ottimo, e i risultati “magicamente” sono iniziati ad arrivare molto velocemente. Da lì il percorso si è evoluto in modo naturale introducendo sempre più strategie efficaci, sistemi di monitoraggio da remoto, analisi di precisione, ed ora c’è un intero team di professionisti che lavora sulla salute dei miei clienti.

Quanto la tecnologia digitale l’aiuta in questo lavoro?
I miei percorsi sono strutturati per assistere al 100% le persone da remoto. La tecnologia digitale mi ha permesso di creare un servizio usufruibile da chiunque e ovunque. Ho clienti che viaggiano all’estero o in giro per l’Italia ogni settimana, per loro è impossibile seguire un percorso di ottimizzazione fisica se non fosse organizzato con tecnologie digitali. I membri del team lavorano da remoto, chi dalla provincia di Perugia, chi da Milano. Gli strumenti di monitoraggio sono di una grande azienda Indiana, le analisi di laboratorio sono di Firenze, i kit vengono dall’Australia. Ho scelto queste aziende perché sono provviste della massima qualità possibile che posso fornire ai miei clienti, e, grazie all’evoluzione digitale, sono utilizzabili da tutti. La cosa che più mi dà soddisfazione è vedere questo progetto che cresce ogni settimana, grazie a tecnologie provenienti dall’altra parte del mondo, con persone che vivono dall’altra parte d’Italia, e con clienti che hanno a disposizione il meglio del meglio ovunque essi siano.

Può parlarci di risultati oggettivamente importanti?
Grazie ai miei sistemi di monitoraggio posso rilevare i parametri fisiologici dei miei clienti; la triangolazione di questi dati elaborati dall’algoritmo dei sistemi di monitoraggio, dà un risultato che può essere 60/100, 74/100 ecc., giusto per darvi un esempio di come estrapoliamo i risultati. I trend di miglioramento vanno dal 5% all’ 8% al mese già nei primi 3 mesi. Solitamente i percorsi durano 6 mesi, e in questo tempo si riescono a creare le basi per uno stile di vita sano e soprattutto in modalità continuativa. Al termine di questi 6 mesi il sonno dei miei clienti si è stabilizzato oltre gli 85/100.

Quali sono i parametri che indicano il miglioramento?
Sono essenzialmente questi:

  • Abbassamento della frequenza cardiaca a riposo;
  • Miglioramento dell’HRV, ovvero la variazione del battito del cuore a riposo, che influenza l’attivazione del sistema di rilassamento;
  • Fasi del sonno correttamente distribuite;
  • Incremento delle fasi di sonno profondo e REM;
  • Riduzione delle interruzioni del sonno;
  • Perdita di peso;
  • Livelli infiammatori più bassi;
  • Miglioramento dell’equilibrio ormonale;
  • Meno fame nervosa e cali di concentrazione.

 

Può fornirci qualche esempio?
Certo. Tutti i risultati che ho ottenuto con i miei clienti contengono miglioramenti in queste aree. Vogliamo parlare di Salvatore, imprenditore siciliano 40enne che recentemente ha indossato le sue camicie di quando era giovane, e ha dovuto cambiare tutti i pantaloni del guardaroba! Oppure parliamo di Gabriele, coach di seduzione 27enne di Torino, che è passato dal non riuscire ad alzarsi prima delle 08.00 al mattino all’alzarsi alle 06.30, con grande energia, riuscendo a fare tutta la sua morning routine prima di iniziare a lavorare. Questo gli consente di sentirsi più in forma, energico, equilibrato, tutti i giorni della settimana. Oppure parliamo di Sabrina, marketer di 33 anni, che lavorando da casa aveva bisogno di gestire al meglio il proprio tempo e le proprie energie. Ha migliorato la qualità del sonno in pochissimo tempo e anche lei ha attuato una routine mattutina che la rende più energica e produttiva. Quindi il mio percorso non è solo legato al sonno, ma contribuisce a creare le giuste abitudini per essere più energici e produttivi durante l’intera giornata, ovviamente ottenendo risultati in termini di salute e perdita di peso quando questo può risultare utile.

 

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2 risposte

  1. Avere una buona qualità del sonno è fondamentale per far riposare e rigenerare la nostra mente e il nostro corpo
    Grazie Nico per tutti i consigli che ci dai e per la grande passione che metti in questa attività migliorandoti ogni giorno nell’ottica di offrire la consulenza e il supporto più efficaci.

  2. Dormire non è sempre riposarsi e ricaricarsi. Anche il sonno vuole qualità e questo articolo spiega in modo chiaro ma scientifico la differenza e come poter monitorare in modo da garantire le prestazioni di chi ha un sonno sano. Bravo Menconi e fragile a questo portale di divulgazione scientifica per chi vuole capire e non solo sapere.

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