I social generalisti verso il tramonto? Nasce l’era delle comunità ristrette e identitarie

Secondo il celebre studioso dei media Derrick de Kerckhove, l’era dei social generalisti come li conosciamo potrebbe volgere al termine. Le persone, stanche della disinformazione e della sovrabbondanza di contenuti, incominciano a preferire comunità più piccole e coese, dove potersi confrontare con interlocutori che condividono interessi e valori simili.
I social generalisti verso il tramonto? Nasce l’era delle comunità ristrette e identitarie

Le piattaforme tradizionali perdono smalto, mentre nuove dinamiche di aggregazione prendono piede online

Secondo il celebre studioso dei media Derrick de Kerckhove, l’era dei social generalisti come li conosciamo potrebbe volgere al termine. Le persone, stanche della disinformazione e della sovrabbondanza di contenuti, incominciano a preferire comunità più piccole e coese, dove potersi confrontare con interlocutori che condividono interessi e valori simili.

Anche il New York Times dipinge un quadro simile, ipotizzando un futuro dei social media sempre meno “social” nel senso classico del termine. L’attenzione si sposta su gruppi più ristretti, ma con un elevato tasso di identità e coinvolgimento, soprattutto tra i più giovani.

Nuove piazze virtuali per nuove esigenze, come il nostro portale Frequenza Futuro

Questa “atomizzazione” dei social apre le porte a nuove piattaforme e modalità di interazione online. Nascono spazi virtuali dedicati a nicchie specifiche, dove gli utenti possono approfondire le proprie passioni e stringere legami autentici con persone che la pensano come loro.

Tra i possibili protagonisti di questo cambiamento troviamo:

  • Community basate su interessi: piattaforme dedicate a hobby, professioni o temi specifici, dove gli utenti possono scambiare consigli, esperienze e conoscenze.
  • Gruppi di discussione: forum online incentrati su argomenti di attualità, politica o cultura, dove si può dibattere in modo costruttivo e civile.
  • Piattaforme di social commerce: spazi virtuali dedicati alla vendita di prodotti e servizi tra appassionati di un determinato settore.
  • Metaversi tematici: mondi virtuali immersivi incentrati su interessi o passioni specifiche, dove gli utenti possono interagire tra loro in modo tridimensionale.

 Verso un futuro più connesso e consapevole

L’affermarsi di queste nuove comunità online rappresenta un’evoluzione interessante nel panorama dei social media. L’abbandono del modello generalista a favore di aggregazioni più mirate e identitarie potrebbe portare a una fruizione dei social più consapevole e appagante.

Gli utenti, infatti, avranno la possibilità di connettersi con persone che condividono i loro valori e interessi, creando relazioni più autentiche e significative.

Inoltre, la nascita di piattaforme dedicate a nicchie specifiche potrebbe favorire la crescita di competenze e conoscenze specialistiche, dando vita a nuovi sbocchi professionali e creativi.

 Sfide e opportunità per il futuro

Naturalmente, questo cambiamento non è privo di sfide. La moltiplicazione delle piattaforme potrebbe frammentare ulteriormente l’attenzione degli utenti, rendendo difficile per le aziende e le organizzazioni raggiungere il proprio target di riferimento.

Inoltre, la gestione di queste comunità ristrette richiede un approccio attento e moderato, per evitare che si trasformino in luoghi di polarizzazione e disinformazione.

Tuttavia, le potenzialità di crescita e sviluppo offerte da questo nuovo panorama sono indubbie. Le piattaforme che sapranno intercettare i bisogni e le aspettative delle comunità emergenti avranno l’opportunità di creare ecosistemi virtuali virtuosi, dove la condivisione di interessi, la collaborazione e la crescita personale saranno i pilastri portanti di una nuova era di socialità online.

In conclusione, il futuro dei social media si preannuncia meno generalista e più identitario, con la nascita di comunità ristrette e coese dedicate a interessi e passioni specifiche. Questa evoluzione rappresenta un’opportunità per creare connessioni più autentiche e significative, ma anche una sfida per le piattaforme e le aziende, che dovranno adattarsi a un panorama in continua trasformazione.

Marco Schippa

Business Developer
Art Direction
Digital Communication Strategist
Business Designer
marco.schippa@madeinitalylab.it

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti anche