Nasce “Le Porte della Bellezza”, il nuovo format che unisce territori, imprese e fascino autentico.

Nasce il nuovo format firmato Made in Italy Lab, un progetto che apre scenari inediti tra bellezza, territori e imprese.
Ci sono luoghi che non si mostrano subito.
Custodiscono la loro immagine con la consapevolezza silenziosa di chi sa di avere un fascino senza tempo. Si sottraggono agli sguardi frettolosi, ma esistono — e nel farlo, esaltano tutto ciò che li circonda. Sono le Porte della Bellezza, spazi d’anima e materia, modellati nei secoli dalla storia, dalle vicende umane e dal ritmo incessante della natura.
Rifugi simbolici, nati per accompagnare il cammino degli uomini e accogliere la meraviglia lungo il viaggio dell’esistenza.
La via si fa piazza. A Todi la Porta della Bellezza si apre sulla rinnovata pavimentazione di via Menecali

Camminare in una splendida città con la leggerezza del passo di un bambino, ma essere pronti a spiccare il volo per attraversare la Porta della Bellezza. Darsi lo slancio con grazia e tenacia, ascendendo idealmente verso il cielo che sovrasta il magnifico Tempio della Consolazione di Todi. Soavi sfumature di grigio nella pietra serena che l’azienda Antolini ha prodotto per la rigenerazione urbana di via Abdon Menecali, la strada che scendendo dal centro storico guarda in faccia il portale d’accesso del sacro edificio bramantesco.
Filantropia, giovani e amore per il territorio. Ecco la famiglia Settimi, imprenditori con una grande carica di umanità

Da un negozio di prossimità, a due passi da Spoleto, nel cuore dell’Umbria, inizia 18 anni fa un’avventura che porta una piccola azienda a carattere familiare a divenire una realtà con 180 dipendenti, per lo più giovani under 30. Un’azienda capace di produrre una meritoria azione di mecenatismo culturale come quella di sponsorizzare il restauro del Sipario dello storico Teatro Nuovo di Spoleto intitolato a Giancarlo Menotti, fondatore e padre del Festival dei Due Mondi.
Perugia è innamorata (Parte 2)

Qui continuiamo (se non l’hai già fatto ti invitiamo a leggere la parte 1) a parlare di Perugia, del suo futuro e di quello dell’Umbria. Di un futuro ispirato, di cui Perugia è innamorata. Lo stiamo facendo con Andrea Stafisso, assessore del Comune di Perugia con deleghe strategiche: Sviluppo economico sostenibile, commercio e artigianato, smart city e innovazione tecnologica, transizione digitale, rapporti con università e istituti di alta formazione. Ad intervistarlo, per FrequenzaFuturo, ci sono Rolando e Tancredi Boco, Roberto Conticelli, Spartaco Gabellieri, Davide Mollica, Simone Ricci, Marco Schippa.
Ora è il momento di parlare di modelli di sviluppo, di andare sul concreto, di avere chiare le strategie… perché gli amanti hanno bisogno di toccarsi.
Perugia è innamorata (Parte 1)

Sì. Perugia è una città innamorata. Di chi? Di cosa? Di te e del futuro, naturalmente.
Ovvero di cose che stanno molto a cuore anche a FrequenzaFuturo, che di Perugia, e di ciò che questa città rappresenta per tutta l’Umbria, ha voluto parlare con Andrea Stafisso. Andrea è assessore del Comune di Perugia con deleghe strategiche: Sviluppo economico sostenibile, commercio e artigianato, smart city e innovazione tecnologica, transizione digitale, rapporti con università, e istituti di alta formazione.
Tanta roba.